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Indagine Penale

Vi sono delle condotte umane che offendono diritti, dei singoli o della collettività, attraverso la violazione di norme giuridiche.  La legge prevede spesso delle sanzioni per tali condotte, che possono avere natura penale, civile o amministrativa. Per le violazioni più gravi, corrispondenti alla lesione di un bene tutelato dalla Carta Costituzionale, il nostro legislatore prevede l’applicazione di una sanzione penale (detentiva o pecuniaria). Si parla in questi casi di condotte che costituiscono reato e che sono accertate e punite mediante lo svolgimento di un processo penale.

Gli accadimenti che potenzialmente possono costituire un reato sono segnalati alla Procura della Repubblica da un qualunque cittadino (con una querela, un esposto o una denuncia) o da una delle forze di polizia. Per accertare se in effetti vi sia stata la violazione di una norma penale e per identificarne il responsabile, la Procura effettua delle «indagini preliminari» (direttamente o per mezzo della polizia giudiziaria), coordinate e dirette da uno o più magistrati della Procura medesima. Se non emergono elementi sufficienti per ritenere che un reato sia stato commesso o per attribuirne la responsabilità ad una o più persone identificate, il Pubblico Ministero chiede al giudice l’archiviazione del procedimento. Il giudice può accogliere la richiesta (e il processo si chiude, salva l’eventuale riapertura nel caso emergano elementi nuovi) oppure rigettarla, indicando al Pubblico Ministero, in quest’ultimo caso, altre indagini da svolgere oppure ordinando di formulare un’accusa.